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BAROLO CHINATO VINO AROMATIZZATO DISTILLERIA ROVERO PER AZIENDA AGRICOLA FRANCESCO SOBRERO

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Codice: 00000350
Disponibilità:

6

Contenuto:
0,50 lt.
Confezione:
Mezza Bottiglia + box
Località: Italia-Piemonte
La storia dei Rovero inizia alla fine dell’ottocento.
Memoria storica è la piccola cappella eretta nel 1880, incastonata nella cornice aziendale.

Un agglomerato di case attorno al grande cortile dove trovano anche posto la distilleria, la cantina di invecchiamento delle grappe, la vecchia casa contadina dedicata alla foresteria e gli uffici.
Sulla collina di fronte in mezzo alle vigne, nel verde e pittoresco paesaggio, la cantina di vinificazione e l’affinamento dei vini.

Le ultime due generazioni: i fratelli Franco, Claudio, Michelino con il figlio Enrico, continuano
con rinnovata passione la tradizione di famiglia ampliando l’Azienda ed impiegando tecniche di coltivazione che garantiscono, oltre al rispetto dell’ambiente, prodotti sicuri e genuini.
Il metodo biologico esteso da anni a tutta la produzione aziendale è ormai punto di forza e costituisce esempio per molti agricoltori.

Vinacce, appena svinate, dalla cantina vengono conferite alla distilleria e subito lavorate.
Così dalla distillazione delle vinacce fresche dell’Azienda Agricola di proprietà, da quelle di altri viticoltori biologici e di primari produttori di prestigiosi vini, vengono ottenute, con metodo discontinuo a bagnomaria, piccole ed uniche partite di grappa monovitigno di grande qualità.


Il libro della storia dell’Azienda Sobrero inizia nel 1940: il protagonista è la figura di nonno Francesco che coltiva l’uva e la vende fino agli anni ’60, quando con l’entusiasmo dei giovani Settimo e Pier Franco si inizia a vinificare.
Il vino viene venduto sfuso e in bottiglia e la prima etichetta di Barolo è datata 1964.
Passano le annate, accompagnate da una costante crescita con la graduale acquisizione di nuovi terreni fino a formare i sedici ettari attuali, arricchiti nel 2008 dai vigneti di Moscato a Canelli.
Nel 2000 arriva una nuova firma, quella di Flavio, figlio di Settimo che, grazie ai suoi studi da enotecnico, aiuta la cantina a crescere nel segno di quella tradizione che sposa la modernità della tecnologia, per rendere sempre maggiore la qualità dei vini fin dall’uva, trattata nel vitigno con prodotti a basso impatto ambientale certificata negli ultimi anni dal passaggio all’agricoltura biologica.
Sedici ettari vitati, tredici nel cuore pulsante di Castiglione Falletto, dove nascono i rossi e il Barolo.
I restanti tre sono a Canelli, nella patria del Moscato.
Una selezione attenta negli anni che ha portato l’Azienda Sobrero a scegliere degli appezzamenti in posizione ottimale per la coltivazione della vigna e per la produzione di un vino di alta qualità.
Pernanno, Villero, Ornato, Piantà, Valentino e Amellea: i magnifici sei Crü, le punte di diamante che danno vita a quattro vini selezionati.
Dolcetto Villero, Barbera Villero, Barolo Pernanno e Barolo Ciabot Tanasio (Assemblaggio equilibrato delle uve dei Crü Ornato, Piantà e Valentino) sono sinonimo di passione, amore e tradizione per la vigna, frutto di un lavoro che si sviluppa negli anni, dalla cura del vigneto alla silenziosa maturazione in cantina.
L’Azienda Agricola Sobrero non dimentica le altre tipologie e propone anche Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barolo, Nebbiolo, Chardonnay e Moscato, per garantire una gamma completa e di qualità.


BAROLO CHINATO VINO AROMATIZZATO DISTILLERIA ROVERO PER AZIENDA AGRICOLA FRANCESCO SOBRERO

Rosso granato con riflessi color mattone.
Profumo complesso e di notevole persistenza con sentori di spezie ed erbe aromatiche, sulle quali primeggiano china calissaya, rabarbaro e cannella.
Al gusto risulta pieno, vellutato e avvolgente.
Piacevole il retrogusto amarognolo che riconduce alle sensazioni olfattive.

“Il Barolo chinato nacque sul finire del XIX° secolo in una farmacia della Langa ed i primi produttori furono proprio i farmacisti dei vari paesi della zona del Barolo. In breve tempo, divenne un mitico elisir dalle straordinarie proprietà, circondato dal giusto alone di mistero che ricopriva le segrete formule con cui era prodotto.
Fu aiutato nella sua ascesa dal fatto che traeva la sua origine dal Barolo, il “vino dei Re”.
Con queste premesse, si diffuse dapprima come elisir-medicinale tra le famiglie contadine di Langa e poi, pian piano, come vino aromatizzato, ottenendo consensi un po’ ovunque e divenendo anche bandiera di case vinicole di primo piano.
Questo elegante vino da meditazione nasce dall’unione di Barolo D.O.C.G. con infusi di corteccia di China Calissaya (lat. CinchonaCalisaya), legno di Quasso, radice di Genziana, semi di Cardamomo, bacche di Ginepro, Fava Tonca, Macis, Camomilla e di altri aromi naturali.”