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ELIXIR GENEPY DES ALPES VALDOTAINES L. OTTOZ

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Codice: 00000724
Disponibilità:

1

Contenuto:
1,00 lt.
Confezione:
1
Laurent Ottoz emigrò in Francia nel 1875, ancora bambino.
Negli anni trascorsi all’estero maturò una profonda esperienza presso una gloriosa distilleria transalpina.
Tempo dopo si trasferì a Marsiglia dove viveva una numerosa colonia Valdostana.
Dal suo "Café des Alpins”, situato nel quartiere del vecchio porto, riforniva il circondario con i liquori che produceva, fino a quando, nel 1902, decise di rientrare in Valle d’Aosta dove iniziò a produrre il rinomato Génépy Ottoz.
Oggi tutta la gamma Ottoz è prodotta esclusivamente dalla Distilleria Saint Roch a Quart, dove all'interno fa da padrone un fantastico e pregiatissimo alambicco discontinuo, insieme a macchinari per l’imbottigliamento di ultima generazione.

Nel dialetto di molte popolazioni delle Alpi Occidentali "Génépy” è il nome, di probabile origine celtica, di un’erba di montagna, L’Artemisia Glacialis, una piantina che cresce oltre i duemila metri di altitudine su terreni morenici.
La raccolta viene effettuata con molta cura, senza asportare la radice, dai pastori delle alte vallate valdostane i quali, da sempre le attribuiscono doti medicinali.
Pianta dal profumo delicato di cui si diceva già nel IX° secolo che era vicina ad avere tante virtù quante foglie.
Le virtù della pianta di Genepy sono le stesse dell'assenzio, ma sono però più energiche e concentrate.
Esercita azione amaro-tonica, stomatica, diuretica, febbrifuga, vermifuga, emmenagoga e antisettica.
E' un tonico potente delle vie digestive, stimola l'appetito, contrae le fibre stomacali ed intestinali.
Utile nelle convalescenze, negli stati anemici, nelle dispepsie nervose, nelle clorosi, nelle diarree croniche e le flatulenze.
Aumenta le secrezioni urinarie ed è indicata nell'idropisia, l'anasarca, la gotta e le affezioni scrofolose.
E' usata nell'insufficienza epatica, nell'itterizia, nell'amenorrea.
Come vermifugo agisce contro gli ascaridi e gli ossiuri.
Per l'uso esterno il decotto salato ed il succo fresco o la tintura nettano rapidamente le piaghe suppurenti e saniose.
Per l’estrazione dalla pianta, due sono i metodi fondamentali: o si ottiene una tintura o si ottiene un alcolato e in seguito si miscela il tutto con acqua, alcool e zucchero fino a ottenere la gradazione alcoolica e il tenore zuccherino voluti.
Trattandosi di un digestivo, parte dello zucchero potrà essere rappresentato da glucosio purissimo, cioè dalla parte migliore e completamente digeribile dello zucchero, la quale, oltre a non essere tossica per il fegato, ha anche un minor potere dolcificante.
Nel caso in cui si opti per l'alcolato, si deve far macerare la parte migliore delle piantine, seccata e sminuzzata, in alcool per alcuni giorni fino a ottenere un infuso (praticamente una tintura) che ha diverse impurità.
Procedendo alla distillazione di quest'ultimo ne risulterà un’essenza purissima, che concentra tutto il profumo e le caratteristiche proprie del Génépy.
Si aggiungono poi acqua, alcool, zucchero e glucosio e si pone ad invecchiare; a maturazione avvenuta il liquore è pronto, ma, essendo cristallino, deve essere trattato con coloranti naturali, per rispettare la tradizione che da sempre lo vuole con il suo tipico color verde.

ELIXIR GENEPY DES ALPES VALDOTAINES L. OTTOZ

Raro imbottigliamento collocabile tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.
Il contenuto è di 100 cl.
La gradazione alcolica titola il 36% Vol.
Tappo a vite con una linguetta perfettamente sigillante.
Le condizioni di conservazione del flacone sono nello stato di assoluta perfezione.