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BATÀR 2018 TOSCANA IGT QUERCIABELLA

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Codice: 00000658
Disponibilità:

6

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia
Località: Italia-Toscana
L'azienda agricola Querciabella venne fondata nel 1974 da Giuseppe Castiglioni.
Posta nel cuore del Chianti in perfetta simbiosi con la natura circostante.
La tenuta toscana si è affermata negli anni come punto di riferimento per la viticoltura biodinamica, aprendo la strada anche ad altri produttori che nel tempo hanno eliminato dai vigneti pesticidi, erbicidi ed elementi chimici.
Per la cantina sono state acquistate solo barrique di legno francese certificato (per ogni caratello è previsto il reimpianto di svariate querce).
I filari, eccezionalmente esposti a sud, arrivano sino a 490 msl, il che dona grande complessità e profumi ai vini.
I vini di Querciabella sono molto ricchi e corposi, ma si predilige l’eleganza alla potenza.
Naturalmente, vista l'ubicazione della tenuta, dominatore incontrastato tra i filari è il Sangiovese, in alcuni casi affiancato da vitigni alloctoni come Merlot e Cabernet Sauvignon, ma sempre nel rispetto del terroir.
Questo uso dei vitigni internazionali è dovuto al grandissimo amore di Pepito Castiglioni per la Francia enoica.
Un sentimento di ammirazione che naturalmente nutre anche Sebastiano e che lo ha portato a mantenere altissima la qualità dei vini prodotti da Querciabella.


BATÀR 2018 TOSCANA IGT QUERCIABELLA

"Un vino bianco toscano apprezzato quanto i migliori vini rossi della regione", il Batàr gode del seguito di culto di un vino iconico.
Ampiamente riconosciuto dai critici di tutto il mondo come il Super Tuscan bianco per eccellenza e uno dei più grandi vini bianchi italiani, l'illustre Hugh Johnson una volta lo ha descritto come "il sogno di un bianco" degno di essere paragonato a un Grand Cru di Borgogna.
Nelle parole di Jancis Robinson MW OBE è più simile a un "Corton-Charlemagne particolarmente riuscito che a un Bâtard-Montrachet".
Ricorda la Borgogna, senza dubbio, ma con un'inconfondibile autenticità toscana.
Annata dopo annata, la viticoltura lungimirante di Querciabella si è evoluta oltre l'idea edonistica di riuscire a coltivare uve bianche straniere, anche se nobili, in una roccaforte di vini rossi per concentrarsi sull'espressione di un senso specifico del luogo.
Chiaramente, la vitalità intrinseca e la classica mineralità di Batàr derivano dai vigneti di Ruffoli in alta quota e dal terreno Galestro tipico dei migliori siti del Chianti Classico.
La leggendaria capacità del Batàr di sfidare l'età e migliorare nel tempo richiede un'attenta combinazione di uve selezionate a mano di Chardonnay e Pinot Bianco, un puntuale regime di micro-vinificazione e una paziente maturazione in botte.
Il tempo prolungato trascorso sui lieviti, in barrique francesi di prima qualità, permette alle singole partite di sviluppare la loro migliore espressione.
Solo quando l'élevage ottimale è completato, la miscela finale si riunisce attraverso una vasta campionatura.
Un ulteriore affinamento in bottiglia, prima della sua commercializzazione, mette il sigillo sulla struttura stratificata che definisce la proverbiale bocca di Batàr.
Dal 2010, il contatto molto più dolce con le fecce e la ridotta dipendenza dal rovere nuovo, hanno definito una freschezza distinta e portato in primo piano gli agrumi e la frutta esotica, con le note cremose che ora forniscono uno sfondo seducente.
Oggi Batàr è composto per il 50% da Chardonnay e per il restante 50% da Pinot Bianco.
In passato, più precisamente fra il 1988 e il 1991, il vino si chiamava Bâtard-Pinot ed era una miscela di Pinot Bianco e Pinot Gris.
Fra il 1992 e il 1994, dopo l’aggiunta di Chardonnay al blending, il nome venne trasformato in Bâtard (senza Pinot).
L’anno successivo, nel 1995, il nome mutò definitivamente in Batàr, al fine di evitare confusione con le AOC francesi di Borgogna il cui nome comprende la parola Bâtard (Bienvenues-Bâtard-Montrachet, Criots-Bâtard-Montrachet e Bâtard-Montrachet).
Prodotto da agricoltura biologica dal 1988, biodinamico a partire dal 2000.
La maturazione avviene in barriques per un periodo che oscilla dai 9 ai 12 mesi.
Si tratta di botti di quercia francese, proveniente principalmente da Tronçais e Vosges e anche di Allier, delle quali il 30% nuove e il 70% di secondo passaggio.
Dopo l’imbottigliamento, prima della commercializzazione, il vino viene lasciato riposare per circa sei mesi.
Mediamente vengono prodotte circa 15.000 bottiglie a stagione.


Batàr 2018 si presenta di un bel colore giallo paglierino brillante con sfumature dorate. 
Il bouquet è ampio, aromatico e seducente con aromi di fiori di acacia, camomilla, pesca gialla, prugna gialla e melone. 
Sentori di frutto della passione e ananas fresco con leggere note di zafferano e cedro.
Al palato, il vino è voluttuoso ma elegante, mostrando grande finezza.
La sensazione in bocca è equilibrata, sostenuta da una grande freschezza.
La frutta tropicale si ripete sul palato con una mineralità sorprendente e un finale molto lungo.