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IL BIANCO, OVVERO IL MARE ANTICO 2022 ORVIETO CLASSICO SUPERIORE DOC DECUGNANO DEI BARBI

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Codice: 00001912
Disponibilità:

3

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia
Località: Italia-Umbria
Già nel 1212 i terreni di Decugnano producevano vino destinato al clero di Orvieto; Giovanni e Pietro, due chierici, avevano la responsabilità di custodire questa terra, il cui epicentro era la chiesa di Santa Maria di Decugnano, una presenza spirituale che ancora oggi permea l'aria con la sua magia.
La storia riprese vita nel 1973 con l'arrivo di Claudio Barbi a Decugnano. Claudio aveva viaggiato in Francia e partecipato ad alcune vendemmie incantato dalla dedizione e dalla passione che gli abitanti d'oltralpe mostravano per la coltivazione della vite.
A soli 28 anni, Claudio si imbatté per caso in Decugnano, allora una terra dimenticata. Ma, dietro quel velo di abbandono, scorse un fascino che lo conquistò. Provò un legame intenso con quella terra e decise di farla sua: nacque così Decugnano dei Barbi. 
Claudio iniziò quindi il rinnovamento dei vigneti e la costruzione della cantina.
Nel 1978 i primi vini videro la luce portando con sé un'ondata di innovazione.
La sua visione si rifletteva nella scelta di metodi di vinificazione moderni, che all'epoca rappresentavano una svolta.
Claudio uscì con tre etichette che ancora oggi esistono: il Decugnano Bianco, il Decugnano Rosso e il Metodo Classico. Quest’ultimo vino fu il suo passo più audace; nessuno prima di lui aveva provato a creare un Metodo Classico in Umbria ed era una sfida all'ordine delle cose, ma anche un omaggio alle sue radici bresciane.
Il vero miracolo accadde nel 1981. Fu in quell'anno che Claudio creò la Pourriture Noble, la prima muffa nobile prodotta in Italia.
Ispirato dalle sue esperienze a Sauternes notò che anche a Orvieto la botrytis cinerea, il fungo responsabile della muffa nobile, era abbondante. Con la sua abilità e dedizione vinificò solo le uve botritizzate di quell’anno. Creò un vino che sorprese tutti.
Un'opera che ebbe inizio con la visione e la passione di Claudio Barbi, oggi prosegue con altrettanta dedizione e rinnovato entusiasmo da suo figlio Enzo.

IL BIANCO, OVVERO IL MARE ANTICO 2022 ORVIETO CLASSICO SUPERIORE DOC DECUGNANO DEI BARBI

55% Grechetto, 20% Vermentino, 20% Chardonnay e 5% di Procanico, un clone del Trebbiano, compongono il blend che da origine a questo bianco di razza.
Colore giallo paglierino con riflessi verdolini.
Il bouquet emana aromi di frutta fresca, melone, susina, accompagnate da mature sfumature mielate.
Il sorso è molto equilibrato, complesso, ampio e persistente, con note sapide e minerali, che accompagnano verso la freschezza finale.