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CARPENE’ MALVOLTI COGNAC RISERVA SIGILLO REGNO

Il marchio dell’azienda è legato indissolubilmente al Prosecco, citato per la prima volta nel 1772 all’Accademia di Agricoltura da un Francesco Maria Malvolti, da cui discendeva quell’Angelo Malvolti che nel 1868, insieme a un appassionato garibaldino di nome Antonio Carpenè, che aveva combattuto a Bezzecca ed era laureato in Chimica, fondò la Carpenè Malvolti.
Uscito presto di scena il socio Malvolti, la famiglia Carpenè conserva invece saldamente le redini dell’azienda di famiglia e le quattro generazioni che si sono succedute in quasi 150 anni hanno saputo mantenere inalterata la passione per un’impresa che affonda le radici in quelle colline trevigiane che da oltre duemila anni producono vini di antica fama e apprezzamento.
Il sogno del bisnonno Antonio, un uomo di scienza in contatto con Koch e con Pasteur, era di riuscire a produrre un vino italiano spumeggiante e festoso come quello francese‚racconta Etile Carpenè, attuale presidente e amministratore delegato della Carpenè Malvolti.
Egli ha tramandato tenacia, impegno, e una passione non solo imprenditoriale per l’enologia, che si rispecchia nei nomi davvero particolari dei figli, da Rubinio ad Etile, suo primo successore.
Sua figlia Maria aveva rischiato di chiamarsi come uno dei pigmenti della buccia dell’uva, Enocianina, e chiamò suo figlio Iridio.
Appassionato di barca, collezionista di coltelli e felice possessore di un paio di auto storiche, Etile Carpené si è laureato in Chimica pura nell’Università di Ferrara e ha conseguito un diploma in Enologia in Francia; vive a Conegliano, in un palazzo del ‘300 che appartiene alla nobile famiglia veneziana della moglie, a due passi dallo storico stabilimento su cui campeggia ancora la scritta originale.
Da diversi anni è protagonista di un radicale processo di rinnovamento dell’azienda, portato avanti nel segno della tradizione, perché‚ dice‚ le nostre radici e quelle delle famiglie che lavorano con noi sono qui.
Per questo si è scelto di portare fuori dal centro storico, nei più ampi e moderni locali, solo una parte della lavorazione dei prodotti.
Per gli abitanti di Conegliano e delle colline intorno il vino era il prodotto più importante già nel ‘500, come testimoniano gli apprezzamenti dell’imperatore Carlo che, di passaggio nel 1532, lo definì eccellentissimo; e di Enrico III° re di Polonia durante il suo viaggio del 1574 verso Parigi, per essere incoronato re di Francia.
Nel 1850 il conte Marco Giulio Balbi Valier aveva isolato e selezionato il vitigno del Prosecco e in quel contesto Antonio Carpenè cominciò a scrivere trattati di Enologia utilizzati ancora oggi.
Era un docente universitario ma girava nelle piazze venete come un venditore ambulante, incitando i contadini ad aggiornarsi, a migliorare la qualità dei prodotti, a rinnovare i filari.
Da quegli incitamenti nacque un rapporto di fiducia e di stima che ancora oggi lega i moderni viticoltori e l’azienda.
La Scuola Enologica di Conegliano fondata da Antonio senior è stata, fino alla riforma Gentile, una sorta di ateneo del vino ed è ancora uno degli istituti più prestigiosi d’Italia.
A conclusione delle celebrazioni per il centenario di colui che, prima che imprenditore, è stato scienziato, gli è stata dedicata la sede del Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia.
Il suo obiettivo principale era di fornire al consumatore vini di alta qualità della Marca Trevigiana, e fu lui anche a perfezionare il metodo Charmat in Italia, applicato con decisive e importanti modifiche al Prosecco.
Dopo la distruzione avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale, suo figlio Etile senior riprese il cammino, dando vita alla Stazione sperimentale di Viticoltura ed Enologia, istituzione che testimonia la passione che i Carpenè hanno trasmesso ai loro concittadini, dedita alla ricerca scientifica e in grado di risolvere i problemi che si presentano ai viticoltori.
Dopo la scomparsa di Antonio Senior fu Antonio Junior a proseguire l’opera di ricostruzione e di rinnovamento.
Va a lui il merito di aver fatto risorgere l’azienda che durante la Seconda Guerra Mondiale era diventata un presidio delle truppe alleate.
Ancora studente universitario, nel 1934-1936 aveva perfezionato l’attuale sistema di produzione del Prosecco, impegnandosi anche nella sua difesa sul piano legislativo e continuando sempre ad introdurre novità tecnologiche e ad espandere l’azienda fino alle attuali dimensioni.
Etile entrò in azienda subito dopo la laurea, inizialmente occupandosi un po’ di tutto, dalla organizzazione del lavoro dello stabilimento alla direzione tecnica e commerciale, molto utile per capire i problemi della vendita.
Dopo aver per un certo periodo affiancato il padre nella direzione generale, nel ’92, ‘93 prese la guida dell’azienda.

CARPENE’ MALVOLTI COGNAC RISERVA SIGILLO REGNO

Stato di conservazione molto buono per questo antico Cognac prodotto in Italia dalla Distilleria Carpenè Malvolti.
L’etichetta principale ed il collarino sono integri e perfettamente leggibili nonostante una leggera, quanto normale, patina del tempo.
Anche la piccola etichetta posta sul retro della bottiglia è in condizioni buone.
La stagnola che riveste il tappo in sughero, è completa in tutte le sue parti.
Il sigillo recante lo stemma Sabaudo è ben saldo al collo.
Il contenuto è di cl. 750.
La gradazione alcolica è di 43°.

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