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CORA COGNAC STELLA D’ORO SIGILLO REALE CON TENDE

La Cora fu una delle più antiche e nobili ditte piemontesi.
Sul finire del Settecento, Giovanni Rovere, erborista e liquorista con negozio a Torino, preparava dei vini speciali aromatizzati, chiamati “Vermouth”, di cui esistono ancora oggi le formule originali.
Fra questi, uno era riservato alla Casa Reale e descritto nel suo ricettario come “Vino che faccio per S.M. Carlo Alberto”.
A quel tempo la vendita del vermouth era limitata e circoscritta alla sola città di Torino.
Solo più tardi, anche per merito della Cora, doveva varcare i confini d’Italia per diventare in pochi lustri l’aperitivo più consumato del mondo.
Il 30 maggio 1835 i fratelli Giuseppe e Luigi Cora rilevarono il negozio di Giovanni Rovere e costituirono con atto pubblico, dinanzi al Regio Luogotenente Vicario di Torino, la Società G.&L.Fratelli Cora.
Iniziava così l’espansione di una Casa che nel 1838 esportava, prima fra tutte, il Vermouth di Torino nelle lontane Americhe.
Il commercio dei fratelli Cora, andò acquistando uno sviluppo tale che Giuseppe e Luigi decisero di stabilirsi a Torino, sotto i portici di Piazza San Carlo trasformando la loro industria in una delle più importanti del settore.
Nel 1854 i Cora aprirono, sempre a Torino, in piazza della Legna, poi piazza Venezia, il Caffè Monviso.
Sorto sulle rovine del Caffè Catlin, un antico e malfamato locale frequentato dalla teppa e dalla “mala”, il Monviso divenne luogo storico di incontri sociali e politici dell’epoca risorgimentale con Luigi Cora consigliere municipale a Torino e membro influente di associazioni politiche liberali.
Nel 1859, la Cora acquistò, a Costigliole d’Asti, nella piana chiamata Boglietto, uno stabilimento che la nobile famiglia dei Roero di Cortanze aveva sino ad allora utilizzato come conceria.
Scomparsi i due fratelli, le redini dell’industria passarono nelle mani di Enrico (1847-1915), figlio di Luigi, e di suo figlio Mario (1878-1944) che riuscì a portarla in testa alle aziende congeneri ed a realizzare una notevole espansione nei mercati europei ed extra-europei.
Fu per suo volere che venne iniziata e potenziata una campagna pubblicitaria che fece dell’Amaro Cora un successo mondiale.
Ciò nonostante e malgrado la grande espansione dell’azienda nell’ultimo dopoguerra, alla metà degli anni settanta anche la Cora fu colpita dalla crisi degli aperitivi.
Il suo acquisto da parte della Bosca nel 1984, fu un affare non scevro dal sentimento del dovere: non sarebbe stato onorevole che un marchio così antico e famoso scomparisse o passasse in mani straniere.
La Cora, una volta ceduta la Canei SpA, permise con le sue strutture la continuazione di una gloriosa tradizione delle produzioni del vermouth e dello spumante.

CORA COGNAC STELLA D’ORO SIGILLO REALE CON TENDE

Magnifica bottiglia che possiamo con certezza datare tra il 1 Giugno 1944 e il 30 Dicembre 1947.
Fa fede a questo periodo il Sigillo in alluminio con lo stemma Sabaudo e Tendine apposto come imposta di Stato a sigillo della chiusura di questa bottiglia.
Le condizioni di conservazione sono veramente ottime.
L’etichetta principale, seppur con qualche inevitabile segno del tempo, è completamente leggibile e sufficientemente integra.
Anche il collarino con la stella d’oro è integro, seppur con una lieve ed ininfluente mancanza cromatica su un lato.
Eccellente il livello del liquido che rasenta la perfezione essendo posizionato all’altezza del collarino.
Il tappo in sughero a raso è perfettamente sigillante, ben protetto dalla capsula in stagnola ancora completamente integra.
Molto ben conservato anche il sigillo reale con tendine.
Non compare nessuna indicazione riguardante il contenuto e la gradazione del nostro Cognac Cora Stella d’Oro.