Salta al contenuto principale

CUCCHI BRANDY COGNAC NAPOLEON Ier ROI D’ITALIE

La Distilleria Millefiori Cucchi S.P.A. venne fondata nel lontano 1870 a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano.
Il nome stesso è sintomatico che il prodotto principale dell’azienda fu il Millefiori.
Si tratta di un liquore profumato ed aromatico nato più di un secolo fa da una geniale idea di questa famiglia artigiana.
All’interno della bottiglia veniva inserito un ramoscello di erica impreziosita da cristalli di zucchero originati dal raffreddamento del prodotto.
Oltre che una raffinata decorazione, questa scultura della natura, rappresentava la particolare ed amorosa cura nella preparazione di questo liquore di antica tradizione.
Il Millefiori Cucchi, con i liquori Strega e Galliano, è stato, almeno fino agli inizi degli anni '70 del secolo scorso, l'epigono di quegli antichi estratti di erbe, frutti, bacche aromatiche, onnipresenti nelle case della buona borghesia, destinati alle Signore, in special modo, per la loro dolcezza, il basso tenore alcoolico, il delicato profumo.
Da parecchi anni, il marchio è divenuto proprietà della Illva di Saronno, famosa per l'Amaretto, la quale è presumibile lo produca ancora, specie per il mercato statunitense, avendo potuto riscontrare vigenti autorizzazioni d'importazione del liquore, in parecchi degli States.

BRANDY COGNAC (CANCELLATA) NAPOLEON Ier ROI D’ITALIE DISTILLERIE G. CUCCHI CERNUSCO SUL NAVIGLIO

Magnifico flacone, molto ben conservato, vissuto attraverso diverse epoche.
A conferma di ciò la scritta Cognac, molto evidente in etichetta, inquadra la bottiglia nel periodo antecedente la convenzione italo-francese del 28 maggio 1948 quando si stabilì che i termini Cognac e Armagnac fossero riservati ai soli prodotti francesi ed in particolare a quelli tipici delle zone che portano lo stesso nome.
Si noti anche che la scritta Cognac è stata “cancellata” con due righe rosse e sopra, sempre in tonalità di rosso, troviamo la definizione Brandy.
Siamo quindi senza dubbio posteriori alla fatidica annata 1948.
A totale conferma di questa seconda ipotesi, l’imposta di fabbricazione spiriti applicata grazie ad una delle prime fascette in carta con i bordi dentellati.
Siamo quindi tra il 1947 e il 1959.
Le condizioni di conservazione sono allo stato della perfezione sia sotto l’aspetto esteriore, sia come livello e tenuta del vecchio tappo in sughero.
La bottiglia è certamente da litro, ma non abbiamo nessuna indicazione ufficiale in etichetta riguardo il contenuto e la gradazione.