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CHAMPAGNE DOM PÉRIGNON BRUT VINTAGE 1969 MOËT & CHANDON

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Codice: 00001290
Disponibilità:

1

Contenuto:
0,77 lt.
Confezione:
Bottiglia
Moët & Chandon è una delle più famose Maison di Champagne al mondo, simbolo di lusso e prestigio.
Dai 1.190 ettari della tenuta, suddivisi in Premier Cru e Grand Cru, vengono prodotte ogni anno circa 32 milioni di bottiglie sotto la guida dell'esperto chef de Cave Gouez e con l'ausilio delle più avanzate tecniche enologiche.
L'etichetta più conosciuta della Maison è senza dubbio il Dom Pérignon, lo Champagne più famoso al mondo che fa parte della multinazionale del lusso LVMH, proprietaria di molti marchi di moda come Dior, Louis Vuitton, Fendi, Bulgari ed altri vini prestigiosi. 
Dom Pérignon deve il suo nome al giovane monaco Benedettino Dom Pierre Pérignon che nel 1668 fu nominato cantiniere dell’Abbazia di Hautvillers, affacciata sui vigneti della Champagne; la sua passione per l’eccellenza enologica lo spinse a voler creare il "miglior vino nel mondo” per servire la sua comunità e la gloria di Dio.
La storia di Champagne Dom Pérignon inizia nel 1936, quando il presidente, Robert-Jean de Vogue, decise di creare una bottiglia di Champagne unica al mondo creando una cuvée con le uve della vendemmia 1921; da allora Dom Pérignon è diventato uno Champagne millesimato prodotto solo nelle migliori annate.
Le uve vengono coltivate nei vigneti Grand Cru della Maison e nei terreni Premier Cru dell'Abbazia di Hautvillers.
Le vinificazioni dei vini base avvengono in acciaio prima di essere assemblati e iniziare la seconda fermentazione sui lieviti a cui segue un affinamento di almeno 6 anni.


CHAMPAGNE DOM PÉRIGNON BRUT VINTAGE 1969 MOËT & CHANDON


Rara bottiglia frutto di un millesimo estremamente interessante.
Esternamente il flacone si presenta in uno stato di conservazione che rasenta la perfezione.
Il livello del liquido è un paio di centimetri sotto la parte bassa della capsula (vedi immagine fotografica); ottimo per un esemplare così datato.
Ottenuto dal 50% di Pinot Noir e dal 50% di Chardonnay; sboccatura: 1979.
In degustazione: Il colore oro antico conduce a un naso maturo e dolce quasi da Sauternes per via dei richiami di canditure, di caramelle, ma sempre vivo, vivace, vibrante, coinvolgente. C’è anche un fondo di torrefazione, ma soprattutto la netta sensazione di un vino integro e ancora fresco.

La bocca è sorprendente non solo per la pienezza, ma soprattutto per la freschezza che regala.
Impostazione fruttata giocata più sulla finezza che sull’intensità e la potenza, ma eccezionalmente lunga, con tratti minerali che ne fissano la tipica personalità.
Ha fascino da vendere. Rispetto al fratello Œnothèque è meno immediato, più cerebrale, ma assaggiare un vino di questa età in queste condizioni è stupefacente. Un’esperienza, ma non nel senso che l’eccezionalità di un tale invecchiamento va oltre il vino tanto da tollerarne eventuali mancanze, no, qui siamo di fronte alla pura eccellenza.