Salta al contenuto principale

SUPER ELIXIR CHINA DEI CARMELITANI GETSERMINESI

L'Ordine dei Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (in latino Ordo Fratrum Beatissimae Mariae Virginis de Monte Carmelo) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio.
I frati di questo ordine mendicante, detti comunemente carmelitani, pospongono al loro nome la sigla O.C. o O.Carm.
Sorto sul Monte Carmelo in Palestina nell'XI° secolo come ordine eremitico contemplativo, si stabilì poi in Occidente dove fu incanalato nel tipo dei mendicanti, ai quali fu definitivamente assimilato nel 1317.
Nel Cinquecento l'ordine si divise in un ramo "calzato" e in uno "scalzo", divenuto poi indipendente.
L'abito dei frati è costituito da tonaca e scapolare tané e cappa bianca.
I carmelitani, sull'esempio di Maria e del profeta Elia, si dedicano alla preghiera contemplativa e all'apostolato.
Le regole dell'ordine prescrivono per i frati lo studio della divina contemplazione, l'amore della solitudine, l'esercizio dell'orazione.
Alla preghiera contemplativa i frati aggiungono varie forme di apostolato attivo, secondo le indicazioni della Chiesa.
Sicuramente, nel corso della loro lunga storia, i frati avranno avuto anche una sezione erboristica dedicata ai rimedi naturali a base di fiori, erbe e radici.
Senz’altro anche qualche liquore “curativo” sarà uscito dai loro laboratori.
Quello che lascia perplessi è l’assoluta mancanza di notizie a proposito dell’ordine dei Carmelitani Getserminesi.
Giova ricordare che il Getsemani (parola aramaica che significa frantoio) è un piccolo oliveto poco fuori la città vecchia di Gerusalemme sul Monte degli Ulivi, nel quale Gesù Cristo, secondo i Vangeli, si ritirò dopo l'Ultima Cena prima di essere tradito da Giuda e arrestato.
Il luogo è noto anche come Orto degli ulivi.
Secondo quanto descritto dai Vangeli, Gesù, terminata la cena con i suoi apostoli, si avvia verso il monte degli Ulivi e si ferma nel podere chiamato Getsemani: « Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare. » (Matteo 26,36)
In questo podere, mentre gli apostoli dormono, Gesù prega e accetta la passione che ormai gli si prospetta davanti: « Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà. » (Matteo 26,42)
Poi arriva Giuda con una folla armata di spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti per arrestarlo; Giuda bacia Gesù, come segno convenzionale: « Ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!
E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: Amico, per questo sei qui! Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. » (Matteo 26,47-50)
.
Il giardino del Getsèmani è stato sempre meta di pellegrinaggio da parte dei cristiani.
È stato visitato nel 333 dall'anonimo di Bordeaux il quale lo descrive nel suo Itinerarium Burdigalense. Eusebio di Cesarea, nel suo Onomasticon, cita il luogo del Getsèmani "ai piedi del Monte degli Ulivi" ed aggiunge che "i fedeli sono soliti ad andare là a pregare".
Nel luogo del Monte degli Ulivi si sono susseguiti molteplici costruzioni di culto.
La più antica fu una basilica bizantina del IV° secolo, distrutta da un terremoto nel 746.
Successivamente fu eretta una cappella durante le Crociate, abbandonata poi nel 1345.
Il luogo fu poi acquisito da una comunità francescana nel 1681, che vi creò un giardino nel 1848.
Sui resti delle due precedenti chiese oggi sorge la Chiesa di tutte le Nazioni, anche conosciuta come Basilica dell'Agonia (chiesa cattolica).
Essa contiene quella che è ritenuta una parte della roccia dove Gesù pregò e sudò sangue prima di essere arrestato.

Tutto fa presupporre che la paternità di questo liquore ai Carmelitani Getserminesi sia una pura invenzione dei commerciali del Laboratorio Chinotecnico Italiano con sede a Treviglio.
Da aggiungere che non si hanno notizie certe di questo laboratorio; si conoscono diverse etichette prodotte e spesso riconducibili all’inesistente ordine dei Carmelitani Getserminesi, ma del laboratorio nessuna traccia.
Continueremo comunque il nostro lavoro di ricerca e aggiorneremo questa scheda appena saremo in possesso di notizie certe.

SUPER ELIXIR CHINA DEI CARMELITANI GETSERMINESI LABORATORIO CHINOTECNICO ITALIANO TREVIGLIO SIGILLO STELLA

Splendido flacone perfettamente conservato in ogni suo particolare collocabile, grazie al Sigillo metallico con effigiata la Stella della Repubblica, in un arco di tempo compreso tra il 30 Aprile 1949 e il 15 Giugno 1959.
Etichetta e retroetichetta intonse.
Livello perfetto.
Contenuto: lt. 1,00
Gradazione: 26% Vol.