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TANCREDI 2019 DOLCE&GABBANA TERRE SICILIANE IGT DONNAFUGATA

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Codice: 00000217
Categoria: Rossi italiani
Disponibilità:

6

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia + box
Località: Italia-Sicilia
Giacomo Rallo, quarta generazione di una famiglia con oltre 170 anni di esperienza nel vino di qualità, fonda Donnafugata nel 1983 insieme alla moglie Gabriella, pioniera della viticoltura al femminile.
Dal 1990 ad oggi, i figli José e Antonio, insieme ad una squadra di persone orientate all’eccellenza, guidano un’azienda rappresentativa del Made in Italy.
Il nome Donnafugata fa riferimento al romanzo di Tomasi di Lampedusa il Gattopardo, significa “donna in fuga” e si riferisce alla storia della regina Maria Carolina, consorte di Ferdinando IV° di Borbone, che trovò rifugio sulle colline di Contessa Entellina dove, da un primo nucleo di vigneti, ha inizio la storia dell’azienda.
Nel 1989 Donnafugata sbarca sull’Isola vulcanica di Pantelleria dove si coltiva lo Zibibbo ad alberello pantesco su terrazzamenti cinti da muretti a secco. Qui vede la luce Ben Ryé Passito di Pantelleria.
Nel 1995 parte il progetto concepito in collaborazione con l’enologo Giacomo Tachis: Mille e una Notte.
Arriviamo al 2016 , anno in cui vengono inaugurate le tenute sull’Etna e a Vittoria. Nasce anche la Collezione Dolce&Gabbana che grifferà i vini Tancredi, Rosa, Cuordilava e Isolano.

TANCREDI 2019 DOLCE&GABBANA TERRE SICILIANE IGT DONNAFUGATA

Ottenuto da un sapiente uvaggio a base di Cabernet-Sauvignon, Nero d’Avola e Tannat, Tancredi 2019 si presenta di colore rosso rubino intenso.
All’olfatto si distingue per un bouquet ampio con note di frutta rossa matura dove distinguiamo amarena e prugna seguite da delicate nuances speziate, cacao e tabacco dolce.
In bocca è pieno ed avvolgente con una beva invitante; il tannino è molto fine e dalla trama fitta. Persistente ed elegante è il finale.

A Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia occidentale, l’annata 2019 è stata meno piovosa, con 546 mm. di pioggia rispetto alla media di 660 mm.
Buona parte delle precipitazioni si sono avute in inverno e primavera, mentre l’estate è stata abbastanza asciutta.
L’accurata gestione delle pratiche agronomiche, dalla potatura ai diradamenti fino alla scelta dei diversi momenti di raccolta, ha permesso di avere uve sane e ben mature dando vita a vini rossi molto eleganti e con un tannino estremamente fine e ben integrato.
La vendemmia delle uve destinate al Tancredi si è svolta tra la seconda e la terza decade di settembre.

Il nome Tancredi rievoca uno dei protagonisti del Gattopardo; è il nipote prediletto del principe di Salina, proprio per il suo fascino e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti.
Dolce&Gabbana ha curato l’immagine di questo vino ‘rivoluzionario’, rendendo omaggio proprio al
Gattopardo, e in particolare al contrasto fra tradizione e modernità che Tancredi riassume in sé: e se l’oro, il blu e le linee sinuose di ispirazione barocca celebrano i fasti dell’aristocrazia ormai in declino, il rosso, il verde e le figure geometriche appuntite rimandano ai nuovi valori rivoluzionari che si stanno affermando in Sicilia dopo l’Unità d’Italia e che preludono alla storia contemporanea dell’isola.