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VIGNA MONTESODI RISERVA 2019 CHIANTI RUFINA DOCG FRESCOBALDI

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Codice: 00001312
Categoria: Rossi italiani
Disponibilità:

6

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia
Località: Italia-Toscana
Sin dal 1092 i Frescobaldi hanno saputo evolversi, cogliendo ed anticipando i mutamenti della storia, riuscendo a coniugare felicemente esperienza ed innovazione.
Dalla zona del Chianti a quella del Pomino DOC, da Montalcino alla Maremma, dal Mugello fino alla provincia di Livorno.
E' la terra dei Marchesi de' Frescobaldi.
Settecento anni di passione, trenta generazioni di esperienza, abilità e amore per un territorio eletto divenuto la culla ideale di vini di altissima qualità.
Tenute di proprietà e splendidi vigneti, dove la perfetta conoscenza dell'ambiente e il controllo della materia prima permettono di garantire la costante qualità e la spiccata personalità dei propri vini.
Il Castello di Nipozzano, costruito nell’anno Mille come roccaforte difensiva, divenne nel 1400 il centro della vita dell’omonimo borgo.
Oggi il castello è sede delle cantine dove vengono prodotti e affinati in barriques i vini rossi della tenuta.
La proprietà si trova nel cuore del Chianti Rufina e si estende su una superficie di 626 ettari ad un’altitudine fra i 250 e i 400 metri sul livello del mare.
Vengono coltivati Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot.
I terreni sono argillosi e calcarei, con poca sostanza organica e il clima è asciutto e ventilato, condizioni ideali per produrre vini armonici, di grande finezza e corpo, con una struttura particolarmente adatta all’invecchiamento: il Nipozzano Chianti Rufina Riserva DOCG, e i cru Montesodi e Mormoreto.


VIGNA MONTESODI RISERVA 2019 CHIANTI RUFINA DOCG FRESCOBALDI

Il Castello Nipozzano, eretto nell'anno 1000, si trova nel cuore del prestigioso territorio del Chianti Rufina, proprio sul versante montuoso che si affaccia sulla valle del fiume Arno, pochi km. a nord-est di Firenze.
Antichissima roccaforte a difesa di Firenze fin dall’Anno Mille, il Castello Nipozzano è la proprietà più celebre e storica della famiglia Frescobaldi. Per la tradizione popolare Nipozzano significa “senza pozzo”, a testimoniare che la zona era povera d’acqua, circostanza ideale per la coltivazione della vite.
Le prime testimonianze sulla qualità del vino di Nipozzano risalgono al Rinascimento, quando anche i grandi artisti come Donatello e Michelozzo Michelozzi erano soliti acquistare questo vino.
Una particolarità unica del territorio si deve alla lungimiranza di un illuminato antenato dei Frescobaldi che nel 1855 investì 1.000 fiorini d’argento per iniziare a coltivare varietà allora sconosciute in Toscana, come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc e il Petit Verdot: dopo oltre un secolo, la cura di queste magnifiche vigne consentì la produzione del grande vino della tenuta, il Mormoreto.

Da questo appezzamento, da sempre conosciuto da tutti come Montesodi per la natura sassosa del terreno, nacque nel 1974 il primo Cru del Castello Nipozzano.
Rappresenta il vino della giovinezza e dei ricordi più belli di Lamberto Frescobaldi al Castello Nipozzano, un Sangiovese di estrema eleganza e vivacità, capace di emozionarmi anche dopo decenni.
Al Castello Nipozzano l’inverno è stato caratterizzato da lunghi periodi di sole con temperature basse.
La primavera è stata fresca invece, le piogge cadute hanno assicurato buone riserve idriche per affrontare al meglio le calde giornate estive.
Il periodo estivo è stato caratterizzato da escursioni termiche che hanno aiutato a dar refrigerio durante la notte, in particolar modo hanno contribuito le consuete brezze provenienti dalle pendici dell’Appennino.
Le uve sono state quindi accompagnate alla maturazione da una combinazione tra calore del sole e brezze rinfrescanti; i grappoli sono arrivati alla vendemmia in perfette condizioni sanitarie e la produzione si è espressa con vini tipici della zona, marcati da una buona vena acida e tannini setosi.
Montesodi 2019 presenta un meraviglioso colore rosso rubino brillante.
Emozionante l’impatto olfattivo, contraddistinto da note fruttate che ricordano il ribes rosso e la fragolina di bosco.
A questo seguono note floreali, freschi sentori balsamici ed un’elegante speziatura che ricorda la liquirizia ed i chiodi di garofano.
Il sorso è dinamico, la mineralità e la freschezza sono accompagnate da una tessitura tannica densa e leggermente ruvida, tipica per il Sangiovese.
Vino che impressiona per la complessità e l’estrema eleganza al contempo.
Lungo nel finale.