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RHUM QUALITA’ SUPERIORE MARTINI SIG. REALE TENDE

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Codice: 00001723
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Confezione:
1
Località: Italia-Piemonte
1 Luglio 1847: si costituisce a Torino la “Distilleria Nazionale di spirito di vino all’uso di Francia” antesignana dell’odierna Martini & Rossi.
Clemente Michel, Carlo Re, Carlo Agnelli, Eligio Baudino, commercianti piemontesi, stabiliscono la sede commerciale della loro ditta a Torino, in Contrada San Filippo, e la fabbrica a San Salvatore Monferrato (Al).
Teofilo Sola (1831-1879), contabile, e Alessandro Martini (1834-1905), venditore, sono due dipendenti dell’azienda.
Personalità intraprendente, Martini dal 1851 compartecipa agli utili della società.
Nel 1860 muore Carlo Re e i soci si trovano costretti a ristrutturare l’azienda.
Il 30 giugno 1863 viene fondata una nuova società: la Martini, Sola e C.ia, a cui partecipa, come terzo socio, il liquorista Luigi Rossi (1828-1892).
Perno della produzione è il Vermouth, ma non mancano lo spumante (in particolare l’Asti Martini), il Fernet, il Bitter (dagli anni ’70 dell’Ottocento) e la China.
Nel 1872, nasce il Bitter Martini.
1876; porta questa data il primo documento ufficiale dell’Archivio Martini in cui compare la dicitura “Asti Spumante”.
Nasce come evoluzione del Moscato d’Asti, prodotto ed esportato già dagli anni ’70 dell’800.
Nel 1879 muore Teofilo Sola.
La ragione sociale diventa Martini & Rossi, ma continuerà a riportare la dicitura “Successori Martini, Sola e C.ia” fino a metà ’900.
Fra il 1884 e il 1893 vengono fondate le prime tre succursali estere: a Buenos Aires, Ginevra e Barcellona.
Nel 1887 la Direzione Generale si insedia a Torino, in C.so Vittorio Emanuele II°, nello storico palazzo, progettato dall’ingegner Camillo Riccio.
In occasione del Capodanno che inaugura il nuovo secolo, viene introdotto sul mercato il Martini Extra Dry.
Nel 1901 viene acquisita la distilleria a vapore Montechiaro d’Asti, che si dedica principalmente alla produzione di vini a base di uva Moscato.
Con l’avvento del nuovo secolo, e con la morte di entrambi i personaggi che hanno dato il nome all’azienda, i ruoli direttivi passano nelle mani dei quattro figli di Luigi Rossi: Teofilo e Cesare e, successivamente, Enrico ed Ernesto.
La loro strategia prosegue il potenziamento dei rapporti con l’estero, attraverso la creazione di nuove succursali amministrative, distributive e produttive.
Nel 1910 nasce il Martini Bianco, evoluzione del Vermouth Vaniglia, realizzato negli anni precedenti per una clientela soprattutto femminile.
Nell’anno dell’Esposizione Internazionale delle Industrie e del Lavoro di Torino, il 1910, la famiglia Rossi, grazie ai meriti sociali e politici acquisiti in particolare da Teofilo Rossi, allora sindaco di Torino, viene insignita da Vittorio Emanuele III° del titolo nobiliare di Conti di Montelera.
Nel 1914 nasce e viene distribuito l’Aperitivo Rossi che raggiungerà il successo vestito dalla celebre etichetta blu del 1919, con al centro l’arancia ridente disegnata dall’illustratore francese Jean Droit.
Negli anni ’30, a cavallo delle due guerre mondiali, la terza generazione dei Rossi di Montelera, rappresentata dai cugini Lando, Metello, Napoleone e Theo, eredita l’azienda.
Questi anni vedono la Martini & Rossi in prima fila anche nella realizzazione di “politiche sociali” a favore dei propri dipendenti (a Pessione si istituiscono la scuola materna, il circolo ricreativo femminile, il dopolavoro, la scuola elementare; si trovano in Valle d’Aosta le case per le colonie estive).
Nel 1936 nasce la Riserva Montelera, uno Spumante Brut ottenuto con il metodo Champenois e abbigliato con la celebre etichetta con stemma e fascia blu.
Il mondo è devastato dal conflitto mondiale e l’economia europea è in crisi.
La direzione della Martini & Rossi sfolla da Torino a Pessione, lo stabilimento in Germania viene distrutto e si contano gravi danni alla produzione anche in altri Paesi.
Ciononostante, la Martini decide di tutelare i propri dipendenti mantenendo, a costo di enormi sacrifici, la piena occupazione nel periodo bellico.
I concerti Martini, detti "Concerti del Lunedì", iniziarono nel 1936 e proseguirono fino al 1964; furono forzatamente interrotti negli anni cruciali della Seconda Guerra Mondiale (1943-1945), gli appuntamenti furono ben 352.
Il Gin Martini, prodotto già dai primi del ’900, diventa Bosford Distilled London Extra Dry Gin nel 1948 in seguito all’acquisizione di una particolare ricetta anglosassone.
Gli anni cinquanta segnano il rilancio della Martini & Rossi su tutti i mercati, grazie all’introduzione di avanzate tecniche di organizzazione commerciale che le consentono di consolidarsi sul mercato nazionale e su quelli esteri.
Per adeguarsi al nuovo Codice Civile si trasforma in Società per Azioni.
Nel 1958 viene acquisita la Vodka Eristoff, prodotta e preparata secondo la ricetta originale dell’illustre casata georgiana dei principi Eristoff.
Tra gli anni ’50 e ’70, Martini & Rossi, diventata Società per Azioni, consolida la sua presenza sul mercato italiano ed estero con l’acquisizione di numerosi marchi internazionali.
Investe fortemente in attività di comunicazione e di immagine con campagne pubblicitarie e sponsorizzazioni, con la creazione delle Terrazze Martini e una fitta opera di relazioni esterne, a sostegno delle migliori espressioni dello sport e della cultura.
In questi anni lo storico Elixir di China, già prodotto dal 1847, diventa China Martini mantenendo la sua ricetta originale.
Nel 1977 Martini & Rossi procede ad un’importante ristrutturazione diventando General Beverage Corporation, holding con sede in Lussemburgo che raggrupperà 156 società sparse in 25 paesi.
Negli anni ’80 nascono due nuovi prodotti: il Martini Rosé, dalle caratteristiche note speziate, e il Riesling Italico Martini Spumante DOC.
Viene fondato l’Osservatorio Martini & Rossi per il miglioramento dell’uva Moscato.
Situato presso lo stabilimento di Santo Stefano Belbo, affianca nell’attività sul campo i viticoltori conferenti dell’azienda e organizza attività di studio e sperimentazione.
Nel 1993 la Martini & Rossi entra a far parte del Gruppo Bacardi, al quale nel 1987 aveva affidato la distribuzione dei propri prodotti negli Stati Uniti.
Prende vita il Gruppo Bacardi Martini, che unisce due aziende tanto lontane geograficamente quanto vicine per tradizioni, cultura industriale e sviluppo storico.
Nasce la gamma Sigillo Blu: cinque vini (Moscato d’Asti DOCG, Riesling Italico Oltrepò Pavese DOC, Prosecco di Valdobbiadene DOC, Riserva Montelera Metodo Classico e Riserva Montelera Millesimato Alta Langa) sotto il segno dell’eccellenza, nel solco della tradizione enologica Martini.
Il nuovo Martini Soda Bianco è stato un’assoluta novità nel mondo degli aperitivi sodati e pronti da servire.
L’armonia e la perfezione di Martini Bianco, il “gusto best seller” più amato dai consumatori, si uniscono alla natura frizzante e leggera della soda, per ottenere un aperitivo dall’inconfondibile mix aromatico di sapori.
Dopo il successo di Martini Soda Bianco e di Martini Rosato nel 2009, il 2010 vede l’arrivo di Martini Soda Rosato, un prodotto dal profumo fruttato: un giusto ed equilibrato rapporto, con la nota agrumaria che predomina su spezie e lampone.
Nel 2010, passione per la creatività, ricerca dell’eccellenza, amore per il bello: ecco i segreti di Martini Gold by Dolce&Gabbana.
Ispirati da una ricetta segreta di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, gli artigiani di Casa Martini hanno creato un mix di aromi preziosi, dove i sapori esotici e speziati si sono fusi con quelli mediterranei.
Al palato il gusto è elegante, inedito, e rimanda davvero alla preziosità dell’oro.
Porta dunque la firma dei due stilisti anche la confezione, dall’oro satinato con scritte nere a contrasto che ricopre l’intera bottiglia, allo splendido astuccio nero che fa da contenitore ed è impreziosito dai loghi dei due marchi: in alto il classico “ball and bar” Martini, su una placca in metallo oro quello di Dolce & Gabbana.
Il resto è storia attuale.

RHUM QUALITA’ SUPERIORE MARTINI SIGILLO REALE CON TENDE

Una bottiglia emozionante.
Possiamo con certezza datare questo flacone tra il 1 Giugno 1944 e il 30 Dicembre 1947.
Come sempre, fa fede a questo periodo il Sigillo in alluminio con lo stemma Sabaudo e le tendine apposto come imposta di Stato a garanzia della chiusura di questa preziosa bottiglia.
Il contenuto è di 50 cl.
La gradazione alcolica indicata è del 61% Vol.
La licenza è la N° 10.

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