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CHÂTEAU GILETTE CRÊME DE TÊTE SAUTERNES DE PREIGNAC 1978 CHRISTIAN MÉDEVILLE

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Codice: 00000982
Disponibilità:

1

Contenuto:
0,75 lt.
Confezione:
Bottiglia + box
L’arrivo della famiglia Médeville nel cuore della zona di Sauternes risale al matrimonio di Numa, bisnonno di Christian Médeville, padre di Julie, con Marie Despujols.
Quest’ultima, porta come dote, la bella abitazione famigliare sita nel centro di Preignac, acquistata nel 1710 da un suo antenato, e i vigneti circostanti Gilette e Les Justices.
Oggi Julie e suo marito Xavier perpetuano la tradizione di famiglia e ne consolidano la storia di un vino fuori dagli schemi, lontano dalle norme.
Essi vogliono rendere un omaggio particolare ai genitori di Julie, Christian e Andrée, che hanno incarnato con brio Gilette per più di quarant’anni.
Con perseveranza, energia e immenso talento sono riusciti a preservare e migliorare nel tempo la loro piccola azienda e a far conoscere e diffondere i loro vini stupendi, testimoni della loro passione.
Benché non incluso nella storica classificazione del 1855 e lontano diversi chilometri da Château d’Yquem, questo vino è considerato una delle migliori etichette di Sauternes.
Questo piccolo cru di Sauternes è leggendario soprattutto per i suoi vecchi millesimi.
In effetti a Gilette, Julie Gonet-Medeville commercializza i suoi vini non prima di vent’anni dalla vendemmia.
Questa usanza ha fruttato alla famiglia Médeville il soprannome di Antiquari del Sauternes.
Château Gilette è un piccolo podere di meno di 4,5 ettari situato nel cuore del villaggio di Preignac.
Cinto con muretti a secco, piantato prevalentemente a Semillon, con qualche piede di Muscadelle e poco Sauvignon.
L’ultimo impianto è datato più di trent’anni orsono.
La produzione dichiarata è minima: circa 5000/6000 bottiglie l’anno, e con tutte le variabili possibili dell’annata, che come tutti gli appassionati ben sanno, quando si parla di Sauternes sono suscettibili ai mille capricci climatici che possono favorire o meno l’attacco della muffa nobile.
Si dice che per mantenere l’alto livello qualitativo previsto per i Crême de Tête, a Château Gilette si produce solo un anno su due.
Le rese, presso Médeville a Château Gilette, possono scendere fino a 5 ettolitri a ettaro.
Sono poco più di una quindicina i vendemmiatori abituali, i quali eseguono più passaggi in vigna alfine di raccogliere gli acini perfettamente “rôtis”.
Mediamente si rendono necessari dai tre agli otto passaggi.
Al mosto non vengono aggiunti lieviti, ne anidride solforosa.
La solfitazione avviene solo nel momento in cui la massa viene trasferita in contenitori in cemento che verranno riempiti totalmente ed ermeticamente chiusi per un tempo medio che oscilla dai 15 ai 18 anni.
In questo lunghissimo periodo la maturazione è lenta e consente al vino di esprimersi in tutta la sua potenza senza problemi di ossidazione.
Contrariamente all’affinamento in barrique, nel cemento si ha un ambiente in fase di riduzione; ciò permette di mantenere freschezza e la sensazione di gioventù del frutto.
E’ in questo modo che si costruisce lo stile, unico nel suo genere, e si producono vini destinati al lunghissimo invecchiamento.
Proprio a tale scopo, dopo l’imbottigliamento, vengono lasciati trascorrere altri due anni prima della commercializzazione.
Eccellenti, maturi e cremosi alla degustazione i vini così tardivamente posti al commercio riportano in etichetta la definizione Crême de Tête.
Molto interessanti, e piuttosto rare, le bottiglie di vino bianco secco denominate semplicemente ”G” de Château Gilette, anch’esse sottoposte ad inverosimili invecchiamenti prima di essere destinate al commercio.


CHÂTEAU GILETTE CRÊME DE TÊTE SAUTERNES DE PREIGNAC 1978 CHRISTIAN MÉDEVILLE

La vendemmia ha avuto inizio il 19 ottobre ed è terminata il 10 novembre.
Parliamo dell’anno 1978, e questo Sauternes Crême de Tête Château Gilette Gonet-Medeville è stato imbottigliato solamente nel 1995, quindi dopo aver riposato in cemento per ben diciassette anni.
Giallo ambrato, luminoso e nobile alla vista.
Attraente e intenso il bouquet olfattivo, ricco di sentori che riportano alla mente il miele, la lavanda, il tamarindo e lo sciroppo d’arancia, ma anche le albicocche secche e il limone amaro, e ancora le pere cotte, l’ananas e la vaniglia.
Corposo e opulento al palato, è stratificato negli aromi, sorretto da una bella freschezza, sorprendentemente vigoroso e lungo in persistenza.