Salta al contenuto principale

SALINA IGT 2018 TENUTA CAPOFARO TASCA D’ALMERITA

registrati per vedere il prezzo
Codice: 00000375
Disponibilità:

1

Contenuto:
0,50 lt.
Confezione:
1
Località: Italia-Sicilia
Nel 1830 ben 1200 ettari nella contrada Regaleali vengono acquistati dai fratelli Lucio e Carmelo Mastrogiovanni Tasca, introducendo le più moderne tecnologie agricole nell’entroterra siciliano.
Nel 1840 la dote della moglie di Lucio, Beatrice Lanza, include Villa Camastra – ora Villa Tasca – residenza palermitana della famiglia Tasca d’Almerita.
Regaleali viene premiata, nel 1854, come “azienda modello” negli annali dell’agricoltura.
La coltivazione di cereali e la produzione di foraggio sono all’epoca le attività principali nella zona di Regaleali, dove le vigne occupavano soltanto un piccola porzione del terreno lavorato.
Nel 1882 Richard Wagner ultima il terzo atto del Parsifal mentre è ospite illustre a Villa Tasca.
Siamo alla fine dell’800, esattamente nel 1890, quando i vigneti della famiglia Tasca vengono decimati dall’epidemia di fillossera che affligge le coltivazioni in Europa; per far fronte al disastro, viene creato un vivaio speciale a Villa Camastra per innestare le vigne su rizomi sani provenienti dall’America.
1901; con le locali varietà di vitigni Catarratto e Inzolia, con l’aggiunta di uvaggi Sauternes, nasce Camastra . Vince il premio Pistone, al quale seguono altri riconoscimenti in Italia e in Francia.
Nel 1950, a causa della ridistribuzione della terra avvenuta durante la riforma agricola in Italia, avviene il ridimensionamento della tenuta di Regaleali, dagli originari 1200 ettari a 500.
Nel ’54 viene piantato il primo degli attuali vigneti di Regaleali, un appezzamento di vitigno di Nero d’Avola coltivato ad alberello.
Sei anni più tardi debutta il bianco Regaleali, un blend di Inzolia, Catarratto e Greganico che diventerà il fiore all’occhiello dell’azienda.
Nel 1979, in assoluto segreto da suo padre, Lucio Tasca pianta i primi vitigni internazionali nella tenuta, 4 filari per tipo di Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Noir e Sauvignon Blanc.
1984: per celebrare i cinquant’anni di matrimonio con la moglie Franca, il Conte Giuseppe crea il Nozze d’Oro, un blend di Inzolia e “Sauvignon Tasca”.
Il 2001 segna l’inizio della ricerca di territori vocati e con una forte personalità. Nasce Capofaro Malvasia & Resort sull’isola di Salina.
Nel 2006 nasce il progetto Tascante (contrada Sciaranova e Piano Dario) sulle pendici dell’Etna.
L’anno successivo la Fondazione Whitaker affida la vinificazione delle uve sull’isola di Mozia a Tasca d’Almerita.
2012! Tasca d’Almerita è proclamata “Winery of the Year” dal Gambero Rosso.
Nel 2018 Tasca d’Almerita è la prima azienda vitivinicola certificata Viva – Sostain.

SALINA IGT 2018 TENUTA CAPOFARO TASCA CONTI D’ALMERITA

Capofaro, nei pressi di Salina, ha il fascino di una vigna di oltre trent’anni, illuminata dallo storico faro che si erge sul promontorio.
Qui gran parte delle viti sono state reimpiantate, mantenendo comunque il materiale vegetale storico, quella parte migliore delle parcelle esistenti adiacenti al faro.
Nel 2004 è stata messa a dimora la vigna “Anfiteatro”, che conserva la ricchezza genetica delle vecchie viti già presenti a Capofaro, insieme al miglior corredo genetico delle altre parti dell’Isola.
I terreni, vulcanici, sabbiosi, drenanti, con un’elevata porosità ma dalla buona capacità in termini di mantenimento delle risorse idriche, e il particolare dinamismo climatico generato dalla vicinanza della montagna al mare, consentono di preservare il frutto e mantenere freschezza e acidità nei vini.
Da un impianto originato nel 2004 si produce la Malvasia secondo Tasca d’Almerita.
In vigna viene mantenuto un ampio spazio fogliare a copertura dei grappoli, in modo da evitare scottature dell’acino e garantire l’aromaticità.
L’uva raccolta, lentamente si disidrata, mantenendo una buona acidità e un discreto grado alcolico.
La Malvasia di Salina “Capofaro” di Tasca d’Almerita è un vino passito elegante, armonioso ed equilibrato, che esprime con delicata freschezza e piacevole intensità gustativa le migliori caratteristiche di quest’antico vitigno d’origine greca.
Alla degustazione si presenta di colore giallo chiaro con riflessi dorati.
Al naso si apre su delicati profumi di fiori bianchi e zagara, aromi di frutta gialla matura, albicocca disidratata, uva passa, scorza d’agrumi candita e lievi sentori speziati.
Al palato è intenso e fine, con aromi morbidi e ricchi, ben bilanciati da una freschezza e sapidità agrumata.
La chiusura è lunga e persistente, con nitide sensazioni sapide.